Maestosa porta romana del I sec. d. C., era l’ingresso principale della città sul decumano maximo. Realizzata in pietra bianca veronese, presenta caratteristiche tipiche dell’architettura del primo impero, articolata in tre livelli. In basso si aprono due archi a tutto sesto, sormontati da finestre arcuate. Inizialmente chiamata Porta Iovia, per la vicina presenza di un tempio dedicato a Giove; in epoca basso medioevale venne denominata Borsari per la presenza di "bursarii" atti alla riscossione.